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„IL GIARDINO DI CELIBIDACHE”, film documentario

Data: 26 settembre 2019 – Ore 20:30

Istitute Francese, Centre Saint Louis, Largo Toniolo 21 Roma

 

FILM DOCUMENTARIO, 1998

DURATA: 146’

REGIA: SERGE IOAN CELIBIDACHE

 

Il film “Il Giardino di Celibidache” raccoglie interviste, registrazioni di concerti e prove e, soprattutto, le deliziose lezioni di perfezionamento che ci aiutano a comprendere la musica, i musicisti e le esibizioni.  La proiezione del film sarà seguita da una sessione Q/A con dibattito, con la partecipazione di M° Raffaele Napoli, direttore d’Orchestra, allievo di Celibidache dal 1981 al 1990, curatore della traduzione in italiano del film.

 “Il giardino è una metafora della sua vita. Quella generosità, un’eccezionale illustrazione del suo io interiore. Ho avuto la possibilità di fare questo indispensabile parallelo tra musica e natura. Mio padre ha creato un campo con colline e vicoli da un campo pianeggiante. Ogni albero è stato piantato da lui, conosceva la storia di ogni albero, ogni fiore. Il giardino era la sua seconda passione dopo la musica. Penso che stesse vivendo una vera relazione con lei. In realtà, ha sempre avuto relazioni sincere, nessuna ipocrisia, nessuna maschera, nessuna pretesa. Aveva un contatto semplice e puro con la natura, proprio come con i cani, aveva una connessione diretta, parlava con loro come se fossero umani. Lui stesso era una persona semplice e generosa. Era pazzo di gioia quando vedeva cadere la pioggia sulle pianure perché gli alberi, l’erba potevano bere e rianimarsi. Quando tutti correvano in casa, lui era come un bambino felice, vedere che il giardino era nutrito dalla pioggia. Aveva una generosità senza limiti e aveva esattamente la stessa relazione nella musica, cioè un coinvolgimento totale e una vera relazione con il fenomeno musicale. L’ho scoperto molto più libero, più vero in relazione con la natura che con molte persone. Ho voluto catturare nel film elementi che mostrassero questa connessione semplice, unica, veritiera, senza limiti con la natura perché è, per me, il parallelo più forte e rilevante”. (Serge Ioan Celibidachi)

 Megalomane, dittatore, mentore spirituale, genio … Quante definizioni per un solo uomo: Sergiu Celibidache (1912-1996), capo dell’orchestra di origine rumena. Ma chi è questo direttore che ha rifiutato ostinatamente, nel corso degli anni, qualsiasi tipo di registrazione audio.

Senza imporre una risposta o un’altra, il film “Giardino di Celibidache” ci offre alcuni elementi per ognuno di noi per delineare la sua opinione sulla personalità di quest’uomo fuori dall’ordinario. Il film stesso non è solo un prezioso documento sulla musica, ma anche una sintesi della saggezza e della filosofia di un Maestro.

“Il Giardino di Celibidache” è un ritratto dell’anima del famoso e rispettato direttore e compositore di musicista classico, Sergiu Celibidache, questo ambizioso documentario cinematografico, realizzato dal figlio del Maestro, segue Sergiu Celibidache nei tornei e nelle sue prove con la Filarmonica di Monaco. L’obiettivo principale della troupe cinematografica era ricreare l’universo di Celibidache sul grande schermo e sebbene Sergiu Celibidache fosse solito evitare la pubblicità, era estremamente disponibile per questo film.

Personalità artistica anticonformista e contraddittoria, che disprezzava la routine, la mediocrità, la pubblicità commerciale, un filosofo che promuoveva teorie personali originali, straordinario e assolutista, con concezioni esclusiviste, su creatori e opere d’arte, uomo da genio, pieno di intuizione, ironia, sarcasmo , lo studioso dotato di una travolgente cultura generale, ha raggiunto alla fine della sua vita una carriera impressionante, diventando per il mondo della musica un mito, una leggenda vivente della bacchetta contemporanea.

Senza dubbio, il “Giardino di Celibidache” non lascerà indifferente lo spettatore appassionato di musica. Arrivando al completamento di questo incontro cinematografico, una selezione di interviste condotte con il grande direttore stesso. A questi si aggiunge un’intervista con il figlio del Maestro, il regista del film “Giardino di Celibidache.